Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una pietra al collo e venga gettato nel mare (Marco 9,42)
Mentre a Roma veniva eletto il nuovo Papa, Francesco I, la diocesi di Los Angeles, di cui è titolare il Cardinal Mahony, decideva di chiudere 4 casi di abusi da parte di un prete risarcendo le vittime con 10 milioni di dollari.
Casi isolati, sostiene la stampa cattolica. Infatti sono isolati i casi di preti abusatori scoperti, condannati o costretti a risarcire le vittime.
Nella maggior parte dei casi gli abusatori sono salvati dall’omertà, dalla prescrizione del reato e del diritto al risarcimento, dalla rimozione del trauma, dalla vergogna, dal senso di colpa causato dall’abusatore, dalla consapevolezza di non essere creduti, dalla difficoltà di avere giustizia.
Solo quando una delle vittime ha il coraggio di ribellarsi altre vittime scoprono di non essere sole e decidono di far sapere la verità.
Ma c’è chi da secoli non vuole la verità. Nelle stanze vaticane da secoli si attua la sistematica opera di insabbiamento e copertura dei crimini dei preti pedofili e abusatori. L’unico interesse perseguito è soffocare lo scandalo e sottrarre il prete abusatore alla giustizia.
Nei confronti delle vittime l’atteggiamento è chiaro: isolarle, screditarle, farle passare per non credibili a priori. Nessuna assistenza viene loro prestata, al massimo scuse di circostanza quando il caso diviene di dominio pubblico.
Le direttive di papa Wojtyla e Ratzinger: segreto pontificio a pena di scomunica, divieto di denunciare i preti criminali alla giustizia, trasferimento del prete criminale in luoghi in cui le sue malefatte sono sconosciute, archivi sotto chiave, reticenza alle autorità civili, campagne diffamatorie contro le vittime e chi le assiste, nessun risarcimento se non per obbligo della Magistratura, rarissimi casi di dimissioni.
Di fronte a migliaia di preti accusati solo poche decine di loro sono stati spretati. E nessuno dei Vescovi e Cardinali loro protettori è stato mai sollevato dall’incarico.
Al nuovo Papa chiediamo finalmente di aprire gli archivi diocesani e vaticani, di imporre la denuncia della notizia di reato, di lasciare che siano esclusivamente i Magistrati a valutare la loro consistenza, di imporre i risarcimenti alle diocesi e agli ordini religiosi di appartenenza.
Non vuote parole di scuse. Le chiacchiere non sanano le ferite né danno verità e giustizia alle vittime e ai loro cari.
Chiediamo che siano spretati tutti coloro per i quali è accertata la responsabilità di abuso e per tutti i loro protettori .
Senza verità e giustizia continuerà il massacro di decine di migliaia di bambini.
https://www.change.org/it/petizioni/papa-francesco-misure-concrete-anti-pedofilia
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