Faceva parte del progetto di tolleranza zero di papa Francesco e se ne parlò ovunque come se dovesse essere la soluzione rivoluzionaria per stroncare i vescovi insabbiatori, ed invece si scopre che non è mai esistito e che non si farà.
Tra i tanti, fu uno dei motivi che portarono Marie Collins a lasciare la commissione anti pedofilia istituita da papa Francesco, un tribunale che da subito la Rete L’ABUSO ritenne superfluo in quanto era sufficiente oltre che molto più semplice, inserire per i vescovi l’obbligo della denuncia, possibilmente all’autorità giudiziaria del paese dove i crimini erano avvenuti.
La raccomandazione della Commissione di istituire un tribunale per giudicare i vescovi negligenti era stata approvata da papa Francesco e annunciata nel giugno 2015. Finora la Congregazione per la dottrina della fede, ha trovato dei problemi “legali” non meglio specificati, e così (il tribunale) non è mai stato istituito.
Si è trattato di un progetto, ma dopo un dialogo intenso fra vari Dicasteri coinvolti nella lotta contro la pedofilia nel clero si è concluso che per affrontare eventuali negligenze delittuose dei vescovi abbiamo già la competenza del Dicastero per i Vescovi, gli strumenti e i mezzi giuridici. Inoltre il Santo Padre può sempre affidare un caso speciale alla Congregazione.
Detto tra noi, credo che forse la Santa Sede si sia resa conto che istituire un tribunale per punire i vescovi insabbiatori, dati alla mano li avrebbe decimati.
L’Ufficio di Presidenza
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