Come fu per il diplomatico polacco monsignor Józef Wesołowski che sparì di colpo dalla Repubblica Dominicana per poi materializzarsi in Vaticano dove morì improvvisamente durante il processo a suo carico, a questo giro la giustizia divina dotata di immunità diplomatica ha baciato monsignor Carlo Alberto Capella, un consigliere diplomatico di 50 anni di Milano accusato di pedopornografia dalle autorità statunitensi alle quali il Vaticano lo ha sottratto negando la richiesta di farlo processare presso un tribunale civile.
Certo monsignor Capella avrà tirato un respiro di sollievo appena oltrepassato il colonnato di San Pietro e aver messo piede in terra vaticana, ora qui può essere certo che resterà impunito dalle accuse che arrivano da oltreoceano, male che vada non subirà nulla di più di un processo canonico, la condanna a qualche esercizio spirituale e si ricomincia da capo.
Il pugno di ferro di Papa Francesco colpisce ancora…
di Francesco Zanardi
Comments are closed