Tutti avevamo creduto che l’annuncio fatto dalla Diocesi di Napoli nei giorni del sit-in, sull’apertura di una nuova indagine su don Silverio Mura – il prete di Ponticelli accusato da diverse persone di abusi sessuali – fosse riferito alle richieste avanzate, proprio nel sit-in di protesta, da Diego Esposito e Giuseppe Scognamiglio.

Anche la stampa, come noi, aveva dato la notizia per buona e si era creato un effetto domino che aveva fatto rimbalzare la notizia in tutta Italia.

Io l’avevo letta, cercavo un Comunicato ufficiale della Diocesi perché, conoscendo le linee guida della chiesa, suonava strano che fosse stata aperta una “Indagine Previa”: il caso di Diego Esposito ha già visto da tempo le indagini, ci sono stati anche gli interrogatori, una riapertura avrebbe significato l’inizio del processo canonico per Mura, non un’Indagine Previa.

Tornato a casa cerco e trovo il comunicato stampa rilasciato dalla diocesi di Napoli proprio il 7 aprile 2018, il primo giorno di sit-in davanti al Duomo e scopro la Fake News.

Nel comunicato non vi è affatto scritto che il Papa ha riaperto il caso di Diego Esposito e Giuseppe Scognamiglio: c’è scritto l’esatto contrario “già lo scorso anno dalla Cancelleria diocesana venne precisato che la Congregazione Dottrina della Fede, alla quale la Diocesi di Napoli aveva rimesso tutta la documentazione relativa alla istruttoria fatta in loco, “nel 2016 riteneva non essere emersi gli elementi sufficienti per avviare un processo penale a carico” del sacerdote in questione”. Quindi per Diego Esposito il caso è chiuso.

Dallo stesso Comunicato si apprende invece che c’è una nuova vittima “All’inizio di quest’anno, dopo denuncia fatta da altra persona direttamente alla Santa Sede, il Santo Padre ha deciso la riapertura del caso, incaricando la Congregazione Dottrina della Fede di procedere a tutti gli adempimenti, per cui, poco prima della Pasqua, alla Diocesi di Napoli è stato affidato il compito di effettuare l’indagine previa, che il Cardinale Arcivescovo ha immediatamente avviata ed è, quindi, in atto”. Come si apprende dal Comunicato, la nuova presunta vittima non ha denunciato alla Diocesi di Napoli, ma al Vaticano, che ha chiesto alla Diocesi di Napoli di adempiere all’indagine.

Questa chiesa fa miracoli in materia di pedofilia, quando poi si tratta di far girare Fake News non la batte nessuno, già prima di Pasqua si era data notizia che il papa avesse riaperto il caso su don Mura, qualche giorno dopo fu scoperto invece a Montù Beccaria

Francesco Zanardi

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