È venuto a mancare nella tarda mattinata di ieri don Francesco Zappella, il sacerdote che già negli anni novanta era stato condannato dal tribunale di Pinerolo per abuso sessuale ai danni di due infraquattordicenni.

Il caso di don Zappella era stato risollevato dalle Rete L’ABUSO nel 2015, quando un giovane uruguagio Luis Mario Acuna Gonzales, si era messo in contatto con l’associazione segnalando anche la sua esperienza e quella di alcuni coetanei. In quella occasione la Rete L’ABUSO riuscì a portare in Italia lo sventurato uruguagio dando il via ad una seconda inchiesta, successivamente archiviata per l’intervento dei termini di prescrizione.

Malgrado tutto il vescovo della diocesi di appartenenza, mons. Guglielmo Borghetti, nulla fece per tentare di evitare che Zappella reiterasse il reato anzi, gli permise di trasferirsi in Uruguay dove ieri è morto.

L’Ufficio di Presidenza


Di seguito il comunicato divulgato stamane dalla Diocesi di Albenga.

Da: Segreteria Generale <segreteriagenerale@diocesidialbengaimperia.it>
A:
Data: 24 agosto 2018 alle 12.04
Oggetto: Decesso don Francesco Zappella

Nella tarda mattinata di ieri 23 agosto (ora italiana) è deceduto in Uruguay presso una struttura ospedaliera il Reverendo Sacerdote don Francesco Zappella.

Era nato a Milano il 26 giugno 1959 e venne ordinato da Sua Eccellenza Monsignor Mario Oliveri nella chiesa cattedrale di Albenga il 17 maggio 1997.

Trascorse a più riprese parecchi anni in missione in Uruguay dove ebbe modo di fondare a Trenta y Tres la “Fradernidad Reina de la Paz”.

In Diocesi ricoprì i seguenti incarichi:

Vicario parrocchiale di san Vincenzo Ferreri in Alassio;

Vicario Parrocchiale di Santa Maria Maggiore in Castelvecchio di Imperia;

Responsabile dell’Ufficio Missionario Diocesano;

Arciprete di San Fedele in Albenga;

Arciprete di Verzi;

Arciprete di Sant’Antonio in Borghetto S. Spirito.

Non avendo ancora altre informazioni si raccomanda vivamente di elevare al Signore preghiere di cristiano suffragio e la celebrazione della Santa Messa (come d’uso) per i sacerdoti defunti, perché il Signore gli doni di poter contemplare il suo Volto nell’eternità beata.

Can. Tiziano Gubetta

Cancelliere Vescovile

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