Ci sono quattro “casi Viganò” in Italia che vedono direttamente coinvolto papa Francesco, ma nessuno ne parla.

1°- Il caso più clamoroso è quello dei presunti abusi sui chierichetti del papa, svelato nell’inchiesta di Gianluigi Nuzzi e successivamente documentato da Gaetano Pecoraro per LE IENE.

Un caso che ad oggi è stato insabbiato ben due volte.

Un caso che si sviluppa in un fazzoletto di terreno di un chilometro quadrato con al suo interno solo una quindicina di minorenni, lo Stato della Città del Vaticano.

Un caso che, ad oggi, vede chi lo ha insabbiato e il presunto abusatore ancora ai propri posti.

Un caso che, da parte di chi promette di risolvere la piaga dei preti pedofili, pur avendolo in casa, ad oggi non è riuscito a mettervi mano: l’unica cosa concreta è stato vedere la tanto acclamata tolleranza zero applicata, anziché sugli insabbiatori, su coloro che hanno denunciato i crimini.

Un caso che non è limitato a quello che si sa fino ad oggi, perché esistono altri chierichetti che hanno subito abusi presso il Pre Seminario San Pio X: ce li presenterà Marek Lisińki, il collega di ECA e presidente dell’associazione polacca Foundation Nie lękajcie sie.

2° – Il caso dell’Istituto per bambini sordi Antonio Provolo di Verona, un caso anche questo arrivato direttamente nelle mani di Bergoglio, nel 2014 quando una delegazione di presunte vittime lo hanno incontrato in Vaticano e gli hanno consegnato una lettera, precedentemente ignorata dalla C.D.F. e dal vescovo di Verona, Giuseppe Zenti.

In quella lettera i nomi di 25 presunti pedofili, tra loro anche don Nicola Corradi, arrestato nel novembre del 2016 in Argentina, la terra natale di papa Francesco. Anche questo caso fu ignorato dal papa della trasparenza e della tolleranza zero, per fortuna non dalla giustizia civile.

3°- Il caso di monsignor Mario Delpini, che tentò di insabbiare le molestie sessuali di don Mauro Galli, lo scorso 20 settembre condannato a sei anni e quattro mesi. Malgrado la vicenda fosse stata segnalata in precedenza al cardinale Scola e al Vaticano, che ha persino risposto alle missive dalla vittima, papa Francesco ha comunque nominato, nel luglio 2017, il vescovo Mario Delpini, arcivescovo di una delle diocesi più grandi d’Europa, quella di Milano. Ma non è tutto, perché Bergoglio, da quanto dichiara anche la C.D.F. era informato, tuttavia lo ha ulteriormente “premiato” nominandolo tra i rappresentanti italiani del Sinodo dei Giovani.

La vittima e i familiari chiedono coerenza a Delpini e con una petizione lo invitano a seguire i passi dei colleghi cileni chiedendo le dimissioni al papa.

4°- Il caso di don Silverio Mura, da anni nascosto dalla diocesi di Napoli alla quale, da anni, le sue presunte vittime chiedono giustizia. Per questo hanno anche denunciato il cardinale Crescenzio Sepe, sulla scia del motu proprio “Come una madre amorevole” a papa Francesco.

Agli inizi del 2018 si scopre che don Silverio, da Napoli è stato trasferito e oggi presta servizio ancora a stretto contatto con minori, in un paesino della provincia di Pavia, Montù Beccaria. Ma qui ha cambiato nome: da don Silverio Mura, a don Saverio Aversano. Una delle presunte vittime, Arturo Borrelli, è stato anche ricevuto da papa Francesco al quale ha fatto le sue rimostranze, ma don Silverio, o Saverio che sia, è nuovamente scomparso.

Questi gli argomenti di cui si parlerà nella prima giornata del Meeting organizzato dalla Rete L’ABUSO e da ECA Global, il 2 ottobre alle ore 10,30, presso la Sala Conferenze della Stampa Estera in Italia, in via Dell’Umiltà 83C Roma.

Nella seconda giornata, il 3 ottobre alle 9, presso la sede del Partito Radicale di via Torre Argentina 76 Roma, ci sarà l’incontro con i sopravvissuti italiani che nel pomeriggio alle ore 15 manifesteranno in Vaticano, presso i giardini di Castel S. Angelo.

Francesco Zanardi

Iscriviti al blog tramite email

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.

Unisciti a 758 altri iscritti
Articoli Recenti su: Rete L'ABUSO

Mercoledì 1 al Kenisa presentazione del podcast “La Confessione”

Mercoledì 1 al Kenisa presentazione del podcast “La Confessione”

Mercoledì prossimo, 1’ aprile, al Kenisa, ore 18:30 , si terrà la presentazione del podcast “La Confessione” che ricostruisce come la Chiesa italiana silenzia le denunce delle vittime, copre i preti sotto accusa e nasconde lo scandalo. Il lavoro firmato da Stefano Feltri, Giorgio Meletti e Federica Tourn racconta, con audio originali, la vicenda del […]

Rete L’ABUSO NEWS – Edizione 31 del 6 aprile

Rete L’ABUSO NEWS – Edizione 31 del 6 aprile

Francesco Zanardi – Ben quattro persone avrebbero coperto gli abusi di Frateschi Sarebbero state a conoscenza dei presunti abusi sessuali di cui è accusato Alessandro Frateschi almeno quattro persone, sulle quali indaga la Procura della Repubblica di Latina. Si tratta di due suore e due psicologi, che avrebbero saputo cosa faceva il professore di religione, […]

Scandalo Rupnik, cinque vittime denunciano gli abusi

Scandalo Rupnik, cinque vittime denunciano gli abusi

CITTÀ DEL VATICANO – Cinque denunce di presunte vittime dell’ex padre gesuita Marko Rupnik sono state depositate questa mattina al Dicastero della Dottrina della Fede dove è in corso una indagine. Nell’ottobre scorso, con una decisione clamorosa, era stato papa Francesco stesso a riaprire il caso dell’ex gesuita sloveno e noto mosaicista, disponendo una speciale […]

Prof arrestato per pedofilia: suore e psicologi sapevano degli abusi ma non lo hanno denunciato

Prof arrestato per pedofilia: suore e psicologi sapevano degli abusi ma non lo hanno denunciato

Sarebbero state a conoscenza dei presunti abusi sessuali di cui è accusato Alessandro Frateschi almeno quattro persone, sulle quali indaga la Procura della Repubblica di Latina. Come riporta Il Messaggero, si tratta di due suore e due psicologi, che avrebbero saputo cosa faceva il professore di religione, ma che non lo hanno denunciato. Il cinquantenne […]