“ E’ infatti emerso dall’istruttoria espletata che l’Istituto Provolo è Ente Morale di diritto privato e dipende, e dipendeva anche all’epoca, dalla Congregazione Compagnia di Maria che è ente ecclesiastico. Quest’ultima dipende a sua volta dall’Ufficio Congregazione Vita Consacrata del Vaticano.”
“Una seconda osservazione attiene al fatto che don Corradi Nicola, arrestato in Argentina il 28-11-16 per il reato di abusi sessuali su minori, si trasferì (o fu fatto trasferire) in quel paese nel gennaio del 1970.
In quella data pertanto, avrebbe dovuto effettuarsi un oculato controllo sulla sede presso la quale il sacerdote sarebbe stato destinato, alla luce delle sue tendenze pedofie, all’epoca già note all’interno della Congregazione.”
Di Francesco Zanardi
Quelle che avete appena letto non sono parole nostre, ma quelle del Pubblico Ministero Valeria Ardito, della Procura della Repubblica di Verona, che a seguito dei 3 fascicoli che la Rete L’ABUSO presentò sul caso Provolo nei primi mesi del 2017 – alla fine delle indagini – ravvisò che la congregazione Compagnia di Maria per l’educazione dei sordi, era indipendente dalla diocesi di Verona e che la responsabile giuridica di tutti gli Istituti Antonio Provolo sparsi per il mondo, fosse riferibile unicamente alla Congrgazione, con sede in Stradone Provolo, Verona Italia.
La documentazione che Rete L’ABUSO depositò all’epoca, fu prodotta innanzitutto per una conferma ufficiale, che la tesi della Rete L’ABUSO – secondo la quale l’Istituto Provolo fosse indipendente dalla diocesi di Verona e che il vescovo Giuseppe Zenti si stesse proponendo come “improprio” interlocutore” – fosse corretta, e la Procura ha confermato questo dato, con l’archiviazione della posizione del solo Vescovo di Verona.
I reati contestati dalla Rete L’ABUSO all’epoca e ancora oggi, si basano in particolare sul secondo comma dell’articolo 40 del codice penale che recita “Non impedire un evento di cui si ha l’obbligo giuridico di evitare, equivale a cagionarlo” .
Naturalmente questa contestazione ha valore effettivo solo quando è presente una condanna, e all’epoca era solo in corso un’indagine in Argentina, quindi l’accusa non era ancora procedibile.
La condanna di ieri a 42 anni per don Nicola Corradi, apre oggi il procedimento italiano per le responsabilità omissive imputabili ai vertici della Congregazione Compagnia di Maria per l’educazione dei sordi, con sede a Verona.
Per quanto riguarda invece gli altri due condannati, Horacio Corbacho e Armando Gómez, per il momento l’associazione non è in possesso di materiale sufficiente per dimostrare che la Congregazione fosse al corrente anche delle loro tendenze pedofile e per il momento quindi, gli ultimi due non saranno oggetto delle contestazioni che a breve formuleremo alla Procura di Verona, contro la sede italiana dell’Istituto.
Alle 15 di oggi (ora dell’Argentina 19 ora italiana) si terrà una riunione tra il presidente della Rete, gli avvocati italiani e il nostro Procuratore in Argentina, l’avvocato Carlos Lombardi, al fine di pianificare la strategia da intraprendere.
Zanardi
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