Forse siete tra i tanti che hanno sempre creduto alla favoletta del papa che non sa, non vede, quella che tanti per anni vi hanno raccontato davanti all’orrore della pedofilia e delle protezioni che il prelato di turno ha dato a questi criminali.
Ebbene, forse dimenticate che lo Stato del Vaticano è UNA MONARCHIA ASSOLUTA dove il Monarca, che in questo caso ha una doppia veste, ovvero quella di leader religioso e quella di capo dello stato, in quel piccolo staterello, è colui che detiene i tre poteri LEGISLATIVO, ESECUTIVO, GIUDIZIARIO.
Quello che ha fatto Sodano o chi altri al suo posto è solo frutto di ciò che il Papa di turno ha legiferato e non c’è nulla di stupefacente nel vedere Bergoglio o chi per esso elogiare i suoi Ministri, sarebbe scandaloso l’opposto, ovvero, rimproverarli per aver applicato le leggi del Vaticano, fatte proprio da i monarchi, Wojtyla, Ratzinger e l’attuale, Bergoglio.
Forse troppe volte avete creduto a chi nell’impossibile difesa di questi signori, che sempre hanno messo davanti alla tutela dei minori, il buon nome e gli interessi dell’Istituzione e vi hanno preso in giro dicendo di fronte a questi efferati crimini; “ma il Papa lo sa?”.
Certo che il Papa lo sa, e se non lo avesse saputo, non credete che qual’ora fosse uscito sui giornali o altrove che uno dei suoi Ministri aveva sbagliato, questo avrebbe preso provvedimenti ?
Il caso di Sodano è identico a quello dell’arcivescovo di Milano Mario Delpini – e tanti altri – che a fronte delle coperture criminali che lui stesso offrì a don Mauro Galli e chissà quanti altri, destò stupore il fatto che venne PROMOSSO arcivescovo, malgrado lui stesso di fronte agli inquirenti, non esitò un solo istante nell’ammettere le coperture. Ma non credete che se Bergoglio fosse indignato per ciò che Delpini ha fatto, lo avrebbe dimesso ?
Sveglia gente !!!
Delpini fu premiato con quella promozione perché eseguì quella che all’ora si chiamava Crimen sillicitationis, oggi ammodernata nel nome ed inasprita proprio dall’attuale monarca, Papa Francesco, che prende il nome di Vos estis lux mundi, ma che nella sostanza e con ancor più severità della precedente, omette la denuncia dei crimini all’autorità civile, vincolando severamente non più solo i membri e ministri della chiesa cattolica al silenzio, ma coinvolgendo anche gli stessi fedeli, che se la tradiranno, a questo giro rischiano anche loro la scomunica.
Questa è la triste realtà di quel piccolo stato criminale chiamato Vaticano, che dopo tre papi e ben venti anni di scandali, per l’ennesima volta tutela solo se stesso e il suo, se così si può dire, buon nome.
Francesco Zanardi
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