Il capo della commissione d’inchiesta indipendente Jean-Marc Sauvé ha spiegato il lungo lavoro sulla pedofilia all’interno della Chiesa cattolica francese dal 1950.
L’indagine ha scoperto tra i 2.900 e 3.200 preti o altri membri della chiesa pedofili, ha detto Jean-Marc Sauvé, aggiungendo che si tratta di “una stima al ribasso”.
Sarà pure a ribasso ma il dato percentuale sembra enorme e mai visto in precedenza.
Stando a ai dati aggiornati al 2019 (fonte Wikipedia aggiornata C.E.F.) i sacerdoti sarebbero 13.775; i diaconi permanenti 2.967 e i religiosi non sacerdoti 5.200. Un totale complessivo di 22.000 religiosi circa. Un dato verosimile in quanto sempre la stessa fonte, questa volta nel 2008 dava circa 20.000 religiosi sul suolo francese.
Ora, se calcoliamo la percentuale di 3000 (sacerdoti pedofili) su un numero totale di 22.000 religiosi otteniamo una cifra mostruosa, all’incirca il 15%.
La costante dei sacerdoti pedofili che si riconferma nelle varie commissioni di inchiesta governative in tutto il mondo, che lo stesso padre Hans Zollner ammette come verosimile, viaggia tra il 4 e il 6% con l’unico dato fuori dal coro, quello dell’8% australiano.
Se davvero il dato che verrà reso noto domani (5-10-21) fosse confermato, siamo in presenza del dato storico più elevato al mondo, con un numero di vittime che secondo il RAPPORTO SIPE – che afferma che il pedofilo medio ha 250 vittime nel corso della sua vita – arriveremmo a un potenziale di 750.000 vittime nella sola Francia.
E mentre in tutta Europa mano a mano le Conferenze Episcopali iniziano a fare emergere i dati, in Italia vige ancora e non solo da parte della CEI, il più tombale silenzio.
Zanardi
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