“Il problema non sono Ratzinger o Marx e non pare neanche difficile comprenderlo. Può toccare a chiunque, il bersaglio è la Chiesa. E se domani arrivasse un rapporto da Buenos Aires con qualche “intervista anonima”, che direbbero i forcaioli à la Hans Zollner?” Matteo Matzuzzi – IL FOGLIO
Il pregiudizio di Matzuzzi emerge violento come uno tsunami verso le vittime che reclamano giustizia , non meno l’apparente malafede quando parla di rapporti anonimi o “forcaioli”. Quasi volesse ammettere che da Redattore di una testata giornalistica ignora i 320 casi italiani,
quelli che persino i suoi colleghi giornalisti hanno scritto e documentato negli ultimi 15 anni, non anonimi come nelle sue illazioni. Tutti ben noti e tutti passati nelle aule dei tribunali italiani, oltre che agli onori della cronaca, forse non quella de IL FOGLIO.
Come quelli che lei definisce – rapporto da Buenos Aires con qualche “intervista anonima” – e ci sono stati, ma non erano anonimi, le accuse venivano dalla magistratura, sul caso dell’Istituto Antonio Provolo di Verona, che ha visto ben tre condannati a più di 40 anni di carcere a testa.
Vede dottor Matzuzzi, sembra di capire che lei non sia da caporedattore neppure al corrente di questo, e del fatto che sul caso Provolo non intervenne non solo Ratzinger che istituì la commissione d’inchiesta poi insabbiata, ma nemmeno Bergogio, chiamato in causa in un video (non proprio anonimo) dalle stesse vittime.
Se mi permette, da caporedattore credo lei abbia davvero parecchie lacune da colmare perchè secondo la sua tesi anche Ratzinger attacca la Chiesa nelle sue dichiarazioni all’AGI, o forse c’è un problema serio da risolvere, come tantissimi cattolici onesti intellettualmente richiedono da tempo?
Un’immagine dell’editoria italiana davvero decadente che dall’informazione (nel senso nonché nel principio Costituzione che la regolamenta anche nell’etica) si trasforma in mala informazione, per giunta unilaterale se non addirittura censura premeditata, volta alla discriminazione delle fasce deboli, in questo caso della minoranza delle vittime dei preti pedofili.
Purtroppo un caso di omertà per nulla isolato, in Liguria è accaduto lo stesso pochi giorni fa quando a fronte delle notizie provenienti dalla Germania sulle ennesime accuse, le redazioni della carta stampata ligure, LA STAMPA – Savona (che si occupò del caso ma la notizia, tutt’ora introvabile sul sito del quotidiano), IL SECOLO XIX- Savona e LA REPUBBLICA -Genova, che per anni invece hanno scritto su uno dei casi che Ratzinger insabbiò proprio qui in Liguria, oggi per scelte di redazione opposte all’etica e a una corretta informazione, forse per amore del Papa e a prescindere della chiesa, un pò meno forse per il bene dei loro stessi figli, nipoti e dei minori in generale, decidono quindi, “di redazione” la figuraccia censoria sul caso, persino di fronte ai lettori liguri, nell’ipocrita tentativo di difendere l’indifendibile.
Il suo Twitter Matzuzzi concludo , è di fatto affossato dallo stesso interessato che smentisce i suoi pregiudizi all’agenzia AGI – Ratzinger si corregge e si scusa
Zanardi
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