Negli ultimi decenni gli abusi sessuali del clero sono stati occasione di scandalo in quasi tutti i paesi cattolici, che hanno avviato inchieste indipendenti per misurare l’ampiezza del problema. Solo in Italia e in Spagna le conferenze episcopali si rifiutano di collaborare.
Lucetta Scaraffia (storica, giornalista, scrittrice, insegnante all’Università La Sapienza di Roma, editorialista di Messaggero, Osservatore Romano, Sole 24 Ore e La Stampa) per la prima volta cerca di capire la situazione italiana, confrontandola anche con quella degli altri paesi, a partire dall’unico archivio sugli abusi disponibile in Italia, quello della «Rete L’Abuso», fondata e diretta da una vittima, Francesco Zanardi.
Ne emerge un quadro molto preoccupante, di fronte al quale la Chiesa sembra non muoversi.
Da dove possiamo ripartire? Occorre anzitutto l’esplicita condanna degli abusi e un ripensamento della sessualità, cui segua una riconciliazione con le vittime che passi anche da indennizzi economici per aiutare le persone a ricostruire la propria integrità.
Solo così la Chiesa potrà riacquistare credibilità di fronte ai fedeli.
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