Non esiste in una quantificazione istituzionale dell’entità del fenomeno nella penisola, malgrado ciò oggi è il segreto di Pulcinella anche in Italia.
Se pur in assenza di una commissione d’inchiesta nel paese, nel resto del mondo ne sono state fatte tante e, sarebbe davvero difficile pensare che il dato italiano percentuale fosse inferiore o discordasse dall’omogeneità degli altri paesi.
Gli ultimi dati arrivano dalla confinante Francia dove la commissione CIASE, presieduta da Jean-Marc Sauvé, ha stabilito che nell’arco di 70 anni, 3000 sacerdoti pedofili avrebbero abusato di 216.000 minori.
Circa 70 bambini per ogni sacerdote. Non è noto quante volte.
La Francia, nel periodo in esame ha avuto poco piu di un terzo di sacerdoti che nello stesso periodo popolavano l’Italia.
Come ci spiega il collega Mark-Vincent Healy nella sua proiezione – che per produrre il DATO ITALIANO prende spunto dai dati percentuali prodotti dalle commissioni Governative fatte negli altri paesi, basandosi sulla popolazione di sacerdoti e la popolazione cattolica del paese in esame – stima in Italia un milione di vittime.
Dato che se basato sul numero dei sacerdoti è davvero vicino a quello francese, ma in Italia le vittime sarebbero almeno 800.000, non 216.000.
Come afferma pesantemente nell’ultimo report sull’Italia il Comitato per la tutela dell’infanzia delle Nazioni Unite (il prossimo programmato per il 2024), le problematiche italiane e le reticenze del paese sono gravi.
Abbiamo pensato che in assenza di una commissione governativa, essendo in Italia gli unici detentori dei dati raccolti direttamente dalle vittime da quella che nei fatti è l’unica associazione italiana che si occupa di vittime del clero cattolico, di rivedere i dati e le segnalazioni in archivio dal 2010, quando siamo nati.
Dati mai diffusi, spesso improcedibili perché prescritti dalla legge, ma il pedofilo non si “prescrive”, preda finché vive.
Non li avevamo mai quantificati, ma aggiunti a quelli già pubblici sul nostro sito, hanno sorpreso anche noi.
Il 1° febbraio la presentazione del report, con i dati di ogni regione italiana.
Per accredito info@retelabuso.org
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