Nel suo pontificato “particolarmente dedito” a combattere la pedofilia nel clero cattolico di certo Papa Francesco ha spesso fatto scelte poco lungimiranti che poi si sono rivelate azzardate, come quella di nominare il Cardinale Pell al dicastero delle finanze. Questo non tanto per come sarebbe potuta finire o meno la già nota inchiesta per abusi che lo vedeva accusato, ma proprio per l’accusa in sé, in contrapposizione con le campagne garantiste di tolleranza zero di cui Francesco si è fatto promoter.
La nomina forse poco opportuna del vescovo di Milano Mario Delpini, accusato di aver insabbiato il caso di don Mauro Galli …e via dicendo, i casi sono diversi.
Molto curiosa la recente nomina di Matteo Zuppi, già Presidente CEI, impegnato nei dialoghi di pace in Ucraina e da pochi giorni anche Giudice della corte di cassazione vaticana. Un uomo che dal lato delle vittime di certo non ha ottenuto molta simpatia con le sue chiusure e il fallimento del report CEI. Tuttavia avrà altre qualità se Bergoglio in pochi mesi lo ha piu volte nominato.
Ancora in via di “festeggiamenti” invece, la nomina di Monsignor Michele di Tolve, nuovo Vescovo Ausiliare di Roma. Sul sito del Vaticano viene ricordato nel suo incontro con Papa Francesco.
Ex rettore del Seminario e parroco di Rho. Collaboratore di Paolo Bovi, educatore e frequentatore dell’oratorio già al tempo in cui don Michele di Tolve era vice parroco della Parrocchia di Cassina de’ Pecchi.
Fu sempre Di Tolve, rettore del seminario di Venegono a fare sacerdote don Emanuele Tempesta (oggi indagato), malgrado la contrarietà dell’ex rettore, Luigi Panighetti. Tempesta non fu l’unico sacerdote consacrato da Di Tolve che poi risultò “immaturo”.
Grandi innovazioni quelle di Bergoglio, dicono in continuazione i media, di cui però l’unica contenta mentre le vittime si lamentano è al momento la chiesa, che a tredici anni dall’inizio dello scandalo europeo, unica quella italiana ad oggi, a non aver ancora indennizzato o assistito una sola vittima – tranne quando costretta dai tribunali italiani. Quello che è peggio è essere stata anche incapace almeno di un risarcimento umano.
Ma a quanto pare non gli intessa…
…Ora siamo preoccupati che i vescovi della Chiesa cattolica in Nuova Zelanda, che stanno arbitrando su tali denunce a danno dei sopravvissuti, siano essi stessi accusati di gravissime violazioni sessuali contro i bambini e della tortura psicologica di quei bambini.
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