E ci fu persino una commissione di inchiesta voluta dal Vaticano , finita puntualmente in una bolla di sapone.
Tuttavia queste immancabili dimenticanze da parte del Pontefice della “Tolleranza zero”, portano sempre più a pensare nei fatti, che forse abbiamo interpretato male la Tolleranza Zero.
Di fatto almeno, non vi è prova contraria che questa non sia contro le vittime che denunciano.
Piuttosto grave quanto precedentemente accaduto ad Enna, in occasione della requisitoria del processo a don Giuseppe Rugolo , dove lo stesso Pontefice che mai ha risposto alle missive della vittima – Antonio Messina – ha dichiarato a fronte delle omissioni al Motu proprio del vescovo;
“Bravo, questo vescovo, bravo. È stato perseguitato, calunniato e lui fermo, sempre, giusto, uomo giusto. Per questo, quel giorno in cui andai a Palermo, ho voluto fare sosta prima a Piazza Armerina, per salutarlo; è un bravo vescovo”.
A voi le conclusioni.
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